Ennesimo raid vandalico al parco della biodiversità di Catanzaro
CATANZARO. Vandali sempre in azione nel parco della biodiversità mediterranea a Catanzaro, dove è stata divelta la rete di protezione installata a supporto del Castello dei Folletti. La struttura, meta privilegiata di centinaia di bambini, era stata riconsegnata alla città lo scorso mese di settembre, in occasione della manifestazione “Settembre al Parco”, dopo mesi di chiusura per motivi di sicurezza a causa degli atti di vandalismo che ne avevano seriamente danneggiato la tenuta. Il presidente dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro, Enzo Bruno, si è detto molto amareggiato nell’apprendere dell’ennesimo danneggiamento che ha interessato il Parco della Biodiversità, risultando ancora una volta “caduti nel vuoto – dice – gli appelli alla vigilanza civica e alla collaborazione nel monitoraggio all’interno dell’area al fine di garantire la fruibilità, senza compromettere la sicurezza di ogni singola componente dell’imponente struttura”. Di recente è stato sfigurato il volto della Madonnina di Medjugorie, sono state imbrattate di scritte sia la “Casa degli specchi” di Daniel Buren che il “Cerchio” di Mauro Staccioli; è stata danneggiata anche l’opera “C’est la vie” dell’artista malese H.H.Lim. “Lo spirito distruttivo con cui vandali si accaniscono su opere d’arte, panchine, staccionate, i giochi, il Castello, lascia veramente senza parole. A prendere il sopravvento il senso di rabbia e di impotenza con cui ci ritroviamo ad affrontare questi atti di inciviltà che vanificano gli sforzi dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro – dichiara il presidente Bruno -. Abbiamo cercato di spiegare quali sono gli enormi sacrifici economici e organizzativi con cui cerchiamo di garantire la fruizione del Parco della Biodiversità e mantenere elevata la qualità dei servizi, rientrando la gestione della struttura tra le funzioni residuali che l’Ente garantisce a seguito della legge di riforma Delrio. Abbiamo detto chiaramente che non abbiamo le risorse per riparare quello che viene danneggiato. Serve la collaborazione di tutti nella tutela del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale, delle strutture sportive e ludiche, delle opere d’arte installate che costituiscono quel bene comune amato da tutti che si chiama Parco della Biodiversità mediterranea. Rispetto e legalità nell’interesse di tutti”.